Verissimo: Michele Bravi e Chiara Galiazzo contro l’omofobia

Arianna Preciballe
  • Dott. in Fashion Design
07/02/2021

Ospite nella puntata di ieri di Verissimo Michele Bravi si è raccontato a cuore aperto di fronte a Silvia Toffanin, parlando della rinascita che ha vissuto nell’ultimo periodo. Insieme a lui, però, è arrivata anche la sua amica Chiara Galiazzo, con cui ha parlato di amore e di lotta contro l’omofobia. 

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Michele Bravi è tornato in tv solo di recente perché da molto tempo si era ritirato dalla scena dopo essere stato coinvolto in un incidente in cui aveva perso la vita una donna.

Il dolore di quanto accaduto aveva portato il cantante umbro a chiudersi in se stesso e, in qualche modo, a non riuscire più ad andare avanti.

Solo con il tempo, la terapia e, soprattutto, l’amore di un ragazzo, è riuscito a rinascere. Ne ha parlato ieri nella lunga puntata di Verissimo, in cui ha raccontato anche di aver capito di essere innamorato di lui solo dopo averlo lasciato andare.

A risollevarlo, però, è stata una bellissima sorpresa da parte della sua amica e collega Chiara Galiazzo che, intervenuta in studio, ha interpretato con il cantante una bellissima lettera scritta da lui contro l’omofobia.

Verissimo: la lettera di Michele Bravi e Chiara Galiazzo

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Dopo il suo periodo buio la prima esibizione di Michele è stata quella durante un concerto di Chiara Galiazzo, con cui il 26enne è da sempre molto legato!

E propio con lei, arrivata in studio a sorpresa, Michele Bravi ha letto la profonda lettera che ha scritto l’anno scorso per dire basta ai pregiudizi sull’omofobia, con parole molto toccanti ma anche forti.

“Ho conosciuto l’amore nascondendo la testa tra le mani.”

ha cominciato Bravi, che in una sorta di botta e risposta si è alternato con la Galliazzo raccontando quella che è la sua idea di amore.

Ha raccontato che in quel primo bacio dato ad un ragazzo  c’era troppa paura per ricordarlo con dolcezza, anche per colpa di una voce che gli sussurrava all’orecchio quanto fosse sbagliato. 

Quella voce lo ha seguito a lungo, costringendolo anche a cambiare la desinenza degli aggettivi nelle sue canzoni.

L’omofobia non è un insulto alla sessualità, ma una bestemmia contro la parola ‘amare’”.

ha concluso il suo bellissimo racconto, guadagnandosi applausi e retweet.