Paolo Bonolis: siparietto ad Avanti un altro fa discutere la comunità LGBT+
Nella scorsa puntata di Avanti un altro Paolo Bonolis si è lasciata andare ad un commento che in molti hanno trovato fuori luogo e di cattivo gusto e che, in queste ore, ha sollevato molte polemiche da parte della comunità LGBT+ ma non solo.
L’8 marzo 2021 hanno ripreso ad andare in onda i nuovi episodi di Avanti un altro, che a causa del Coronavirus si era a lungo fermato. I telespettatori che hanno assistito all‘ultima puntata, infatti, hanno potuto vedere il pubblico in studio diviso dal plexiglass e la richiesta del conduttore ai concorrenti di non toccare i pidigozzi ma solo di indicarli.
Tra le nuove accortezze assunte nel programma e i vari tagli che il programma ha subìto in fase di montaggio la puntata è stata, come sempre, ricca di sorprese e ospiti.
Uno dei concorrenti, però, ha sollevato moltissime polemiche a causa di una sua affermazione e della seguente conversazione nata con il padrone di casa.
Paolo Bonolis sotto accusa: siparietto discriminatorio?
Ieri il concorrente che si è seduto di fronte a Paolo Bonolis ad Avanti un Altro era Esposito Aniello. Il 31enne, campano di origine ma che vive a Torino, ha dato vita insieme al conduttore ad una scenetta che ha sollevato davvero molte polemiche, facendo puntare il dito contro il programma ma anche contro il conduttore stesso.
L’uomo, infatti, ha rivelato di essere gay e di travestirsi da drag queen, dando vita ad una serie di battutine e doppisensi che la maggior parte dei telespettatori non hanno gradito.
“La drag queen sarebbe una trans. Io faccio la trans nei momenti di divertimento… il ric*hione!”
ha detto il concorrente, divertito.
“Ah, lei fa il ric*hione?”
l’ha così incalzato Bonolis.
“Il ric*hione per hobby, perché mi piace tanto. Però non faccio solo il ric*hione, gioco anche a pallone“.
ha aggiunto poi Aniello, quasi a doversi giustificare. Le sue parole e il suo sminuire la sua stessa natura hanno indignato gran parte dei telespettatori che, sul web, hanno sollevato un enorme polverone contro Paolo e contro la scena andata in onda.
È vero che nei programmi del conduttore romano regna l’ironia e uno stile dissacrante, si legge nei vari post in rete, ma dove sta la sottile linea che divide il non essere politicamente corretto di Bonolis dal diventare “volgare e discriminatorio”?