Paolo Bonolis: nostalgia di Sanremo
Ospite di Rai Radio 2 nella trasmissione Sanremo di sabato, Paolo Bonolis, il conduttore di “Avanti un Altro!”, ha raccontato la sua esperienza da direttore artistico di Sanremo 2005. “Ho cercato di rendere più contemporanea la tradizione”, ha detto il conduttore.
In vista dell’inizio del Festival di Sanremo, Rai Radio 2 ha voluto dare spazio al racconto dei protagonisti delle scorse edizioni della manifestazione regina della musica italiana, ricordando anche episodi divertenti e ascoltando le canzoni più belle del passato: per questo, ogni sabato Monica Marangoni conduce “Sanremo di Sabato“, in onda sulle frequenze di Rai Radio 2 dalle 21 alle 22.
Nell’ultima puntata andata in onda lo scorso sabato c’è stato un ospite speciale: Paolo Bonolis, che è stato direttore artistico del Festival di Sanremo del 2005, e che ha condotto quell’edizione insieme ad Antonella Clerici e Federica Felini, modella e cantante italiana classe 1983.
C’è stato subito spazio per un aneddoto sulla canzone dei Negramaro, “Mentre tutto scorre”, con cui il gruppo musicale partecipò a quel Festival, pur venendo eliminati alla terza puntata: Bonolis ha raccontato di aver dovuto lottare per far ammettere quella canzone, che inizialmente era stata scartata, ma che poi ha significato un momento di svolta importante per il gruppo salentino.
Bonolis: “Nel 2005 ho condotto un Festival innovativo”
Bonolis, ricordando le innovazioni portate in quell’edizione del Festival, dalla reintroduzione dell’eliminazione, alle scelte scenografiche, fino a una diversa regia individuata per ciascuna canzone portata sul palco, ha voluto evidenziare che il suo intento, da direttore artistico, era stato quello di provare a rendere più contemporaneo, pur tenendo ferma la tradizione, il Festival di Sanremo.
Infine, ricordando i grandi ospiti internazionali presenti in quell’edizione, c’è stato anche spazio per una riflessione sulla costruzione dell’evento del Festival di Sanremo: Bonolis ha voluto specificare che nell’edizione da lui condotta c’era ancora una controprogrammazione proposta da Mediaset, e che per questo gli investimenti della Rai nella manifestazione erano maggiori, proprio perché sussisteva ancora una forma di competizione.
Non sempre però le star internazionali si erano mostrate accondiscendenti e collaborative: il conduttore ha ricordato un aneddoto divertente in occasione dell’ospitata di Huge Grant. L’attore britannico si era infatti opposto praticamente a tutte le proposte che gli erano state fatte dal direttore artistico e dalla squadra di Sanremo per l’organizzazione del suo momento sul palco.