L’Isola dei Famosi: body shaming sull’ex naufraga
La naufraga Pamela Petrarolo è stata vittima di body shaming. Nessuno dovrebbe essere vittima di body shaming soprattutto se si ha una malattia come quella dell’ex naufraga.
Sono molte le notizie di retroscena che leggiamo da quando il reality L’Isola dei Famosi è giunto a termine. Possiamo dire di ogni tipo.
Dalla confessione di Carmelina, la figlia di Carmen Di Pietro, di voler partecipare anche lei come ha fatto il fratello Alessandro Iannoni al reality alle dichiarazioni di Nicolas Vaporidis su chi gli più simpatico e chi meno durante la sua esperienza nell’Honduras.
Questa volta, però, si tratta di qualcosa meno “simpatico” e riguarda l’ex naufraga Pamela Petrarolo.
Infatti Pamela è stata vittima di body shaming.
Pamela Petrarolo racconta della sua condizione
Colpita dalle critiche esordisce così durante un’intervista:
Ormai bisogna apparire sempre al top perché se sei una donna normale con un po’ di pancetta ti dicono che fai schifo
Delusa dal fatto che le critiche provenissero da altre donne che non hanno nemmeno provato ad immedesimarsi o chiedersi cosa fosse la causa di quello che stavano vedendo.
Non provano neanche ad immaginare cosa possa esserci dietro quella pancetta che a tanti ha dato fastidio. Pensate un po’ io da due anni ho una diastasi addominale di 4/5 cm e un’ernia ombelicale abbastanza esposta che oggettivamente si comincia a vedere per questo devo cominciare a pensare di levarla. Ma sapete? Ho partorito la mia terza figlia 18 mesi fa e scusate se non ho avuto tempo di pensare alla mia salute.
Si è sentita anche dire questo:
l’unica naufraga che invece di dimagrire ingrassa
Da madre il primo pensiero è stata la figlia maggiore e si chiede quali potessero essere le conseguenze su una mente ancora fragile e con un’età dove l’apparire e l’essere accettata dai propri amichetti sembra stare alla base dell’esistenza.
Mi ha fatto riflettere molto […] ho pensato ma se quello che ho letto su di me lo facessero a mia figlia? Una ragazza di 19 anni che probabilmente non sarebbe in grado di difendersi, oppure a chiunque altro capitasse a bersaglio di questi conigli da tastiera? Vi rendete conto quanto rischio potrebbe esserci davanti a chi non riuscirebbe a reagire ma soltanto a mortificarsi?