Il Codancos potrebbe far saltare il Festival di Sanremo
Secondo quanto si apprende, l’associazione dei consumatori sarebbe pronta a far saltare il prossimo Festival di Sanremo qualora la situazione pandemica nel nostro paese lo richiedesse; la priorità infatti è la lotta al Coronavirus. Ma cos’ha detto esattamente il Codacons?
Le cose per il Festival di Sanremo non si mettono certo bene. Dopo la decisione da parte del Prefetto di Imperia di non permettere la presenza del pubblico al Teatro Ariston durante la kermesse canora, ecco un’altra brutta notizia che fa tremare la grande macchina organizzativa dell’evento.
Il Codacons pronto a far annullare il Festival
Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha affermato in una recente nota che l’associazione è disposta a ricorrere al Tar se il Festival si terrà senza che vengano garantite e osservate le più strette e necessarie misure di sicurezza volte a tutelare operatori, artisti e pubblico dal contagio.
“I cittadini italiani sono da mesi costretti a limiti e rinunce, e non è possibile consentire eccezioni in favore della Rai che rischiano di avere ripercussioni sul fronte dei contagi”
Rienzi ha fatto notare infatti che il famoso concorso canoro non può essere un’eccezione, da mesi infatti tutti i teatri ed i cinema sono chiusi a causa della pandemia e soffrono molto per questa situazione.
Non sarebbe corretto nei confronti di queste realtà “chiudere un occhio” perché Festival è il Festival perciò devono essere garantite misure di sicurezza molto severe, anche e soprattutto nel rispetto della stessa città che ospita l’evento e dei suoi abitanti.
Il Codacons e l’istanza al Prefetto
L’associazione dei consumatori non si sarebbe l’imitata a mandare una nota “di avvertimento” ma avrebbe anche inviato un’istanza al prefetto chiedendo che verifichi con particolare attenzione e puntigliosità il piano di sicurezza proposto dall’organizzazione.
Nel frattempo lo stesso Prefetto avrebbe bloccato la presenza degli spettatori all’interno del Teatro Ariston e la Rai starebbe perciò già pensando al piano B: riempire il parterre con degli attori paganti, dei figuranti.
Ad ogni modo il prossimo 26 gennaio si terrà una nuova riunione in cui si discuterà proprio il piano di sicurezza, non ci resta che attendere per sapere cosa verrà stabilito.