GF Vip: polemiche per gli assembramenti
La puntata di ieri sera del Grande Fratello Vip ha segnato la finale di questa lunghissima quinta edizione. Ma nel post diretta, insieme alla felicità per la vittoria di Tommaso, non sono mancate le polemiche per assembramenti e distanze non rispettate!
Ieri, primo marzo, è stato Tommaso Zorzi a vincere la quinta edizione del Grande Fratello Vip e ad aggiudicarsi il montepremi di 100 mila euro. Il giovane influencer meneghino ha infatti battuto tutti i suoi compagni e soprattutto Dayane, che era data come la favorita.
Ieri sera Zorzi è stato proclamato in studio, dove è arrivato insieme a Pierpaolo Pretelli, finalista come lui. Ma a sollevare molte polemiche sono stati i festeggiamenti.
Mentre all’inizio Signorini è stato sempre molto attento a distanziamenti vari, infatti, dopo la vittoria del reality tutti i presenti nel studio, dagli eliminati agli opinionisti, si sono stretti intorno a Tommaso… letteralmente!
Grande Fratello Vip: nessuna norma di distanziamento
Nel corso di questa edizione i concorrenti del Grande Fratello sono spesso stati considerati dei privilegiati, poiché al sicuro nella Casa hanno potuto vivere nella normalità, abbracciandosi e non curandosi di mascherine, gel igienizzanti e distanze.
Ma una volta usciti anche loro sono stati catapultati nella realtà e, sin dal loro ingresso in studio, hanno dovuto fare attenzione a non avvicinarsi troppo nemmeno al conduttore, limitandosi a salutarlo con il gomito.
Anche ieri sera i primi eliminati arrivati in studio non hanno potuto riabbracciare Alfonso né i loro ex coinquilini ma solo i propri congiunti.
Eppure dopo la vittoria di Tommaso, che è stata gradita davvero da molti, negli studi del GF si è scatenato il caos, tutti si sono alzati in piedi, abbracciando il vincitore e festeggiando con lui.
La cosa, però, ha dato vita ad un consistente assembramento, che non è passato inosservato agli occhi dei telespettatori, che sul web hanno sollevato critiche e accuse verso il programma. Cosa succederà ora? Signorini e gli altri autori rischiano?