GF Vip 6: il Moige contro Amedeo Goria

Dopo le polemiche nate tra il pubblico per il suo comportamento verso Ainett Stephens anche il Moige, Movimento Italiano dei Genitori, si è scagliato contro Amedeo Goria. Il suo spingersi oltre con l’ex Gatta Nera, infatti, non è stato gradito dall’associazione, che ha fatto un appello direttamente agli sponsor del programma. 

Amedeo Goria e Ainett Stephens hanno legato molto nella Casa del Grande Fratello e, addirittura, condividono il letto. Quella che per la bellissima donna è solo un’amicizia, però, per l’ex marito di Maria Teresa Ruta è apparsa come qualcosa altro e, così, l’uomo ha cominciato a prendersi qualche eccessiva libertà con la sua coinquilina.

“Questa cosa tra noi è nata come un gioco e va bene. Però non vorrei nascessero dei fraintendimenti. Quindi meglio evitare, ieri mi hai quasi baciata. Adesso quindi meglio darci una calmata“.

gli aveva detto Ainett, cercando di fargli capire come stavano le cose, e persino l’opinionista Sonia Bruganelli lo aveva bacchettato, scatenando una reazione piuttosto piccata da parte di Goria.

In queste ore, invece, ad accusare il giornalista sportivo è il Moige, Movimento italiano dei Genitori, che ha fatto un appello agli sponsor del programma.

GF Vip: il Moige contro Amedeo Goria

Visto il comportamento di Amedeo Goria nei confronti di Ainett Stephens il Moige ha chiesto alle aziende che fanno da sponsor al Grande Fratello Vip di “valutare attentamente la collocazione dei propri investimenti pubblicitari”.

“E’ un modo di manifestare un senso di responsabilità verso il sistema educativo del Paese, di dare voce ai milioni di cittadini che reclamano a gran voce una televisione che sia decorosa e accettabile, di promuovere valori e modelli culturali positivi e rispettosi della donna”.

si legge nel comunicato del Movimento Italiano Genitori, in cui si fa riferimento proprio alle avance, ai palpeggiamenti e agli atti non desiderati verso Ainett da parte di Amedeo.

“Trasmissioni come il Grande Fratello VIP fanno parte di un business che fomenta una cultura basata su disvalori. Ancor più grave ma sempre più frequente in questo tipo di show – anche sugli abusi contro la donne. Prova ne è quanto avvenuto a discapito di Ainett Stephens nei giorni scorsi”.

ha detto Elisabetta Scala, a capo dell’associazione, sottolinenando come non sia più ammissibile far passare come normali o addirittura divertenti questi modelli disfunzionali, di cui non va sottovalutata  l’influenza nel mondo reale.

Cosa ne pensate?