Belen incredibile, vita da clandestina: rifiutata in ospedale

Arianna Preciballe
  • Dott. in Fashion Design
11/06/2022

Oggi è una delle soubrette più famose e apprezzate d’Italia ma, in passato, anche Belen Rodriguez ha dovuto fare i conti con il razzismo e la xenofobia. A raccontarlo era stata proprio lei, in una vecchia intervista, confessando di essere stata persino mandata via dall’ospedale perché senza tessera sanitaria.

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Siamo abituati a vederla piena di allegria e molto grintosa ma anche Belen Rodriguez nasconde un passato piuttosto difficile. In un’intervista rilasciata nel 2009, infatti, la soubrette aveva parlato dei suoi primi anni in Italia come una “clandestina”, rivelando inaspettati retroscena sulla sua vita e racontando delle difficoltà vissute all’inizio.

Sono arrivata in questo Paese con 200 euro in tasca e nel cuore tanta voglia di trovare la mia strada nella moda o nello spettacolo. Avevo solo 19 anni e un permesso turistico, quello che ti permette di restare nell’Unione europea solo per tre mesi. Ero piena di fiducia.

aveva detto la mamma di Santiago che, anche se non scappava da fame o tragedie politiche voleva farcela da sola.

Il mio aspetto fisico mi ha aiutata a trovare i primi lavoretti come modella ma presto mi sono resa conto che le opportunità migliori mi sfuggivano perché non avevo quel benedetto permesso di soggiorno, perché non ero mai sicura di potermi fermare a lungo in Italia, concludere un lavoro, onorare un contatto.

aveva raccontato la donna che, addirittura, in un’occasione sarebbe stata mandata via dall’ospedale perché senza documenti.

Belen Rodriguez vittima di razzismo?

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Nessuno se lo appetterebbe ma oltre 10 anni fa persino Belen era stata vittima di razzismo e aveva dovuto affrontare numerose sfide sulla sua pelle.

Non solo la soubrette aveva dovuto rinunciare a fare diversi lavori per via della mancanza di documenti ma, addirittura, le sarebbero state negate le cure.

Una volta sono andata in un pronto soccorso di Milano, per un mal di denti terribile. Mi hanno detto che non potevano aiutarmi perché non avevo la tessera sanitaria. In sostanza, non mi hanno curata perché ero clandestina. Quella volta, come altre volte, ho sentito sulla mia pelle la xenofobia di alcuni italiani, la repulsione per lo straniero.

aveva rivelato la donna, ammettendo però che a salvarla era stato il suo carattere.

Avevo 19 anni quando sono arrivata in Italia, quasi 23 quando finalmente ho ottenuto il permesso di soggiorno: un’agenzia per modelle mi aveva assunta a tempo indeterminato. È stata la svolta.

aveva confessato quella che oggi è una vera e propria icona nel nostro paese.