I 4 stadi della cellulite e cosa fare
Con l’estate alle porte lo spettro della cellulite o del fenomeno della buccia d’arancia, spaventa la gran parte delle donne, anche quelle magre come un grissino. Esistono diversi stadi della cellulite e in base alla “gravità” dei sintomi è possibile intervenire con un trattamento mirato. Vediamo insieme quali sono i 4 stadi della cellulite.
Cellulite al 1° stadio (edematosa)
Durante la prima fase i liquidi tendono a ristagnare nel tessuto adiposo, in modo particolare in alcune zone come coscia, braccia, polpacci e caviglie. Si manifesta con il gonfiore (detto anche edema), che è appunto il risultato dei liquidi ristagnanti e dell’accumulo di grasso e acqua nelle cellule.
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Cellulite al 2° stadio (fibrosa)
In questa fase, detta fibrosa, la pelle risulta dura al tatto e se viene stretta fra le dita assume il classico aspetto a buccia d’arancia. Questo si verifica a causa del drenaggio insufficiente delle scorie accumulate e della scarsa ossigenazione dei tessuti.
Cellulite al 3° stadio e 4° stadio (sclerotica)
In queste due ultime fasi si parla di cellulite sclerotica. C’è un rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, i noduli adiposi non soltanto sono maggiori rispetto al secondo stadio, ma sono anche dolenti al tatto. Il tessuto cutaneo, infatti, diventa molto duro, freddo e doloroso. La pelle, dunque, assume il caratteristico aspetto “a materasso”.
La cellulite, ovviamente, non compare dall’oggi al domani, e purtroppo è in continua evoluzione. Prima si interviene (stadio edematoso e fibroso), maggiori saranno i benefici che si otterranno. Le armi più efficaci per contrastare questo fenomeno sono una dieta equilibrata (povera di sodio!) e l’attività fisica, soprattutto le discipline che si praticano in acqua, dal nuoto all’hidrobyke.

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