Lampade solari da casa: avvertenze, pro e contro
Tolti gli amanti della tintarella di luna, a nessuno piace la pelle di color bianco o giallastro tipica della stagione invernale: una pelle con un po’ di abbronzatura è molto più bella e dall’apparenza sana, quindi le lampade solari possono essere tranquillamente ammesse (evitando ovviamente gli eccessi).
Bisogna aggiungere però che sono anni che i dermatologi, intervistati dai telegiornali durante la stagione estiva, ci terrorizzano con gli effetti potenzialmente dannosi dell’esposizione ai raggi UV.
In effetti, il sole e le lampade solari contribuiscono ad un più veloce invecchiamento cutaneo e, nei casi più gravi, possono portare all’insorgere di malattie molto gravi alla pelle. Quindi, quando si decide di esporsi al sole o ai raggi della lampada solare, bisogna sempre dotarsi di una protezione (molto alta soprattutto per le prime esposizioni).
Fatte queste premesse generali concentriamoci sull’uso domestico delle lampade solari. Negli ultimi anni, per i fanatici dell’abbronzatura selvaggia, sono stati creati modelli di lampade da sole da montare direttamente a casa propria. Bisogna subito distinguere tra quelle ad alta e a bassa pressione. Sono assolutamente da preferire le prime in quanto quelle a bassa pressione non sono affatto potenti e risultati che permettono di ottenere sono praticamente impercettibili.
È necessario evitare di sovraesporsi ai raggi delle lampade solari: non è che bisogna sempre pensare nell’ottica di ammortizzare l’investimento!
Visto che si tratta di strumenti delicati e dall’alto contenuto tecnico non conviene cercare di risparmiare ma investire un po’ di soldi per evitare di acquistare un macchinario potenzialmente nocivo. Per questo motivo è consigliabile rivolgersi a rivenditori specializzati che solitamente proporranno prezzi a partire dai €50 per i modelli meno potenti per salire anche oltre i €1000.