Tradimenti Coniugali: è possibile chiedere i danni
Purtroppo i casi di infedeltà coniugale non sono rari e non sono poche le coppie che, a seguito di questo avvenimento, non trovando più stimoli per recuperare il matrimonio, decidono di lasciarsi e separarsi. In maniera consensuale. Ma, anche se si decide di optare per un distacco accettato da entrambi i coniugi, è possibile ugualmente chiedere i danni -in termini di risarcimento economico- all’ex compagno/compagna. Lo stabilisce una sentenza della cassazione che ha fissato un importante precedente al quale ci si potrà appellare in futuro in casi come questo. Ma cosa dice esattamente la sentenza della Corte di Cassazione numero 18853 della Prima sezione civile? Dichiara che è possibile essere risarciti dal coniuge traditore, solo nel caso in cui il tradito/a dimostra di aver subito una “lesione di un diritto costituzionalmente garantito”, dove ad esempio “si dimostri che l’infedeltà, per le sue modalità e in relazione alla specificità della fattispecie, abbia dato luogo a lesione della salute del coniuge”.
La storica sentenza è scaturita in seguito ad un caso in particolare, quello di M.G., che aveva citato in giudizio il marito P.G, entrambi di Savona. Il marito aveva intrattenuto una relazione con un’altra donna sposata e la sua ex moglie, M.G., seppur separata consensualmente da P.G., ha chiesto per questi una condanna al “ risarcimento del danno biologico ed esistenziale” che questo rapporto extra coniugale le avrebbe causato. Una sentenza storica, quindi, che potrebbe magari iniziare a spostare la nostra percezione del tradimento all’interno del matrimonio. E chissà che qualcuno, in futuro, non ci pensi un po’ di più, prima di tradire…