Differenza coppia sposata, separata e convivente per il fisco e la legge
Chissà se c’è ancora qualcuno che crede nella vecchia formula della felicità sull’amore, due cuori e una capanna.
Fatto sta che chi ci crede ancora vuol dire che non ha mai fatto i conti con il fisco o con il Codice civile, perché?
Perché non tutti gli amori sono uguali dinanzi alla legge, in quanto non essere sposati porta diversi svantaggi a livello economico, dall’eredità ai benefici fiscali.
Pare quindi che la battaglia per la completa parità dei diritti, in questo campo sia ancora lunga.
Differenza coppia sposata, separata e convivente per il fisco e la legge
Anche se una coppia è separata deve poter avere dei vantaggi fiscali, certo se a leggere quest’articolo è una coppia che vive felice e contenta nessuno si preoccupa, ma a quanto pare le carte in regola servono.
Nella coppia sposata se a lavorare è solo lui, l’altro risulta fiscalmente a carico, le spese in teoria dovrebbero essere detratte da chi ha maggior capienza fiscale, ciò riguarda anche la casa, se quest’ultima è cointestata.
Nella coppia che convive nessuno è a carico di nessuno, ognuno può detrarre solo le proprie spese, quindi se uno dei due conviventi ha un reddito molto basso, non ha il diritto alla detrazione, non ha diritto a niente che vada ad intaccare il patrimonio dell’altro.
Quindi in caso di separazione non si ha diritto a niente, in quanto non riconosciuta a livello civile.
Sul web numerose sono le discussioni al riguardo, i fautori dell’amore pensano che un matrimonio sia bello anche senza un contratto scritto perché così viene visto il matrimonio, come un vero e proprio contratto.
Ma chi è legato molto alle tradizioni preferisce di gran lunga il matrimonio. I più obbiettivi pensano che sia opportuno una convivenza, in primis perchè aiuta a conoscersi meglio, per poi dopo decidere per il gran passo… E voi cosa ne pensate a riguardo?