Per i bimbi solo grassi buoni
A fronte di tante famiglie italiane dove ancor oggi una cultura alimentare è latitante e dove non si posseggono, o deliberatamente si ignorano, le più elementari norme di nutrizione, sempre di più sono i genitori che si interrogano e si informano sulla corretta alimentazione dei proprio bambini e ragazzi.
È importante non cadere nell’errore di demonizzare tutti i grassi, perché alcuni di essi sono fondamentali per un corretto sviluppo del bambino. Gli acidi grassi essenziali sono presenti, infatti, già nel latte materno umano (e non in quello di altri mammiferi) e, a partire dallo svezzamento, non bisognerà far mancare al piccolo l’apporto nutrizionale di grassi monoinsaturi e polinsaturi.
È necessario procedere con gradualità, introducendo nell’alimentazione del bebè piccole quantità di latte vaccino diluito e di olio d’oliva extravergine biologico; quando il bimbo è più grandicello si può utilizzare anche un olio di germe di cereale (quello derivante da leguminose come soia e arachidi potrebbe essere allergizzante). Alla larga, invece, da olio di palma e olio di cocco, largamente usati nella produzione industriale, che favoriscono l’obesità (purtroppo spesso di nascondono dietro la dicitura “grassi vegetali”).
A partire dai tre anni si può dare al bambino del pane imburrato, evitando le margarine, e arricchire la sua colazione con del muesli contenete frutta secca, fonte eccellente dei grassi più preziosi per lo sviluppo del suo sistema nervoso; quando il piccolo comincerà il suo percorso scolastico, trarrà grande giovamento dallo sgranocchiare qualche nocciola leggermente tostata insieme alla merenda per la ricreazione.