Nonni e nipoti, una relazione da coltivare
I nonni sono da sempre una figura fondamentale di riferimento nella crescita e nell’educazione dei figli. Essi racchiudono tutta la conoscenza e la consapevolezza accumulate in una vita e sono in grado di tramandare ai più piccoli i loro insegnamenti. Inoltre, i nonni non essendo responsabili dell’educazione dei nipoti, possono costruire con questi rapporti meno rigidi e più confidenziali rispetto a quelli che i giovani creano con i genitori.
Tuttavia, il rapporto nonno-nipote sta cambiando soprattutto perché stanno cambiando le relazioni tra le persone; la tipologia di famiglia tradizionale non esiste più, ma si è progressivamente assistito alla nascita di famiglie allargate composte da componenti di gruppi famigliari diversi che si uniscono (genitori separati che si risposano per esempio creando così una grande famiglia con i rispettivi figli). Nelle famiglie allargate i nonni si moltiplicano diventando elementi fondamentali di sostegno. I rapporti tra nonni e nipoti si è modificato anche perché l’aspettativa media di vita si è allungata e sono oggi molti i giovani tra i 15 e i 24 anni che hanno ancora un nonno vivente. Accade, quindi, che il rapporto con i nonni cambi rispetto a quello che i ragazzi potevano avere in tenera età.
Oggi, infatti, i nonni sono figure fondamentali nel quadro famigliare al punto che possono creare rapporti sempre più stretti con i nipoti. Grazie all’aumento dell’età media e alla presenza di “nonni giovani”, i ragazzi hanno un punto di riferimento da contattare senza necessariamente chiedere aiuto a mamma e papà. Inoltre, oggi i nonni sono agenzie di socializzazione poiché a loro vengono affidati spesso i nipoti durante vacanze o al momento del bisogno perché anche le mamme lavorano tutto il giorno fuori casa. Il consiglio è lasciare che nonni e nipoti si frequentino spesso e creino relazioni forti in grado di lasciare un segno indelebile nella memoria dei nostri figli.