Congedo Parentale Inps: le normative
Il congedo parentale è un buon strumento pensato per i genitori. Vediamo come funziona e quali sono le normative Inps in tal senso. Nel caso di lavoratori dipendenti, nei primi otto anni di età del bambino i genitori hanno il diritto di assentarsi dal lavoro, anche contemporaneamente:
- la mamma può astenersi per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a 6 mesi;
- il papà può astenersi per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a 7 mesi;
- il genitore solo può astenersi per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a 10 mesi;
- i genitori adottivi o affidatari possono usufruire del congedo parentale entro i primi 8 anni dall’ingresso del bambino in famiglia.
Le astensioni dal lavoro, se utilizzate da entrambi i genitori, non possono superare il limite complessivo di 11 mesi. Il genitore è tenuto a dare un preavviso di almeno 15 giorni al datore di lavoro.
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi:
- le mamme possono astenersi dal lavoro per 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino;
- ai padri non è riconosciuto il diritto al congedo parentale.
A partire dal 1° gennaio 2007, le lavoratrici e i lavoratori parasubordinati che non siano titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali, possono astenersi dal lavoro per 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino. Durante i periodi di congedo viene corrisposta al genitore un’indennità pari al 30% della retribuzione.
Sul sito internet dell’Inps è possibile consultare i documenti in modo completo ed esauriente, con aggiornamenti periodici. Per qualsiasi dubbio esiste un numero verde a cui rivolgersi oppure si può spedire un email.