Spiegare L’Apocalisse: esiste un modo soft?
Esiste un modo “indolore” per spiegare ad un bambino l’Apocalisse e l’eterna lotta tra bene e male? E’ un concetto che a sei anni un bambino è in grado di capire? Può restare traumatizzato dalla consapevolezza che il male esiste? Beh, il tema è di ampio dibattito, specialmente quando i notiziari parlano di una maestra di religione sospesa per aver tratteggiato, con toni troppo forti, la lotta tra l’Arcangelo Michele ed il demonio. Una bambina, forse più sensibile degli altri, è rimasta traumatizzata dalla lezione ed il Preside ha deciso di sospendere la maestra dall’insegnamento della religione, per tutta la durata dell’anno scolastico. Ma, se la lezione fosse stata troppo forte, non ne avrebbero risentito tutti i bambini? Parlando personalmente, non esiste un modo indolore per trattare con un bambino dell’esistenza del demonio. E, sinceramente, anche gli adulti, spesso, non si trovano a loro agio nella riflessione su questa figura demoniaca. Anzi, personalmente, ne sono terrificata. La maestra si difende, sostenendo che l’atto del Preside è discriminatorio e contro i precetti cristiani. O forse è un atto di tutela nei confronti di un minore? E’ giusto che i bambini sappiano che esiste il bene ed il male e che devono saper scegliere cos’è giusto e cos’è sbagliato, tuttavia, forse, sei anni è un’età precoce per impartire agli alunni insegnamenti che possono essere fraintesi! La maestra avrebbe utilizzato anche dei dipinti sulla famosa lotta tra l’Arcangelo Michele e Lucifero per esemplificare la questione. Forse visualizzare in un’immagine il male può essere davvero traumatico per un bambino di sei anni! Ci lamentiamo sempre che le generazioni odierne sono troppo precoci; che si divertono con videogames inappropriati sin dalle scuole elementari e che prediligono la maleducazione. Lasciamo ad un bambino di sei anni anche la gioia di vivere e di apprezzare l’innocenza e la purezza della sua età, senza inculcargli già quella lotta bene-male che dovrà scoprire così tante e troppe volte nella sua vita futura. Meglio che a sei anni esista solo il bene, o no? Che opinate?