Ognissanti: Origini e Tradizioni della celebrazione, tra vita e morte!
Halloween viene pesantemente osteggiato dalla religione cristiana eppure proviene dai riti pagani, precursori della commemorazione dei morti che la Chiesa ha fissato nella data del 2 novembre. Tuttavia, il 1° novembre è il gioioso giorno in cui vengono celebrati tutti i Santi, canonizzati o meno. Una festa lucente da opporre a quella oscura proveniente dalla cultura celtica. Eppure i celti erano soliti festeggiare un evento puramente stagionale, ossia il passaggio dal periodo di fioritura a quello di riposo. Si ringraziava la terra per i doni ricevuti. Ma questa data aveva anche un significato prettamente funereo, perché si credeva che, nella notte del 31 ottobre, i morti potessero tornare tra i vivi. Li si accoglieva, rompendo la sottile linea tra vita e morte.
Papa Bonifacio IV istituì la festività di Ognissanti ma la fissò nel mese di maggio. Inizialmente fu anche un modo per celebrare tutti i martiri, resi Santi dal proprio calvario. Nel 1048 essa venne spostata al primo novembre, proprio per fare da contraltare alla festa pagana di Halloween, come se paganesimo e cattolicesimo, ormai, fossero in perenne lotta ed incapaci di riconoscere le radici comuni.
Tuttavia, la celebrazione di Halloween non ha perso forza, mentre è sempre più raro che il 2 novembre si vada a far visita alle tombe dei cari defunti. Trovo che commemorare i propri morti, ricordando quello che ci hanno donato in vita sia infinitamente più importante che mascherarsi e fare baldoria fino a tardi. L’uno non esclude l’altro, ma di certo non si può dimenticare chi è passato a miglior vita. Il tempo lenisce le ferite ma non deve farci dimenticare coloro che abbiamo amato e che se ne sono andati con sofferenza. Portate un fiore ai vostri cari il 2 novembre ed oggi rivolgete una preghiera al vostro Santo del cuore!