Moschee Nel Mondo: La Moschea Di Gesù Cristo in Giordania, segno di fratellanza

Un segno di speranza in un futuro di rapporti meno tesi e più sereni tra cattolici e musulmani, un progetto finalmente condiviso da entrambe le confessioni religiose si è realizzato in Giordania, in terra araba, terra spesso di racconti crudeli e di persecuzioni cristiane. Ma l’Imam della moschea di Madaba, Jamal Al Sufrati, ha voluto lanciare un messaggio di tolleranza e di convivenza pacifica tra le due millenarie religioni. In fondo, L’Islam è stato profondamente influenzato dalle reminiscenze cristiane, tant’è che colui che, per i cattolici, è Dio che si è fatto uomo, è, per i musulmani, il secondo Profeta, in ordine di importanza, dopo Allah. E, perchè, dunque non celebrarlo? Visto che molte moschee arabe hanno assunto il nome di un Profeta, mancava all’appello solo lui, Gesù Cristo, simbolo altresì della cristianità. Una contraddizione mai sanata tra le due confessioni che sin’ora non aveva ancora trovato una giusta risoluzione? Era l’attrito tra musulmani e cristiani ad impedire che venisse eretta la Moschea Di Gesù Cristo? Beh, grazie ad un Imam intelligente e tollerante, finalmente si è abbattuto un muro ed uno spiraglio di speranza s’intravede all’orizzonte. Inutile dire che la comunità cristiana ha gioito per questa scelta. L’ultimo evento che creò un’escalation di tensione tra Islam e Cattolicesimo fu la pubblicazione delle vignette su Maometto, troppo sacro all’Islam per accettare una qualsiasi forma di parodia o scherno. Ma i rancori non aiutano l’avvento della civiltà e della pace e l’Imam ha voluto metterci una pietra sopra; ha saputo perdonare ed andare avanti, dando al mondo cristiano un bell’esempio di tolleranza e desiderio di convivenza pacifica. Se è la figura di Gesù Cristo a poter far trovare un trait d’union tra islamici e cristiani, perchè non provarci! I musulmani vi vedranno sempre uno degli ancestrali profeti del loro credo, mentre i cattolici il simbolo della misericordia divina di Dio, ma ciò non toglie che entrambi si riuniranno nella celebrazione di una figura che, ancora una volta, trasuda di pace…