I Misteri Della Sacra Sindone: è il vero volto di Gesù?
Un mistero enorme, grande tanto quanto l’immenso mistero della fede. La sacra sindone è l’immagine impressa del volto di Gesù? E, se sì, com’è potuta rimanere impressa sul sudario che avvolgeva il suo corpo senza vita? Possibile che si sia conservata sino ad oggi da tempi remoti?
Il più grande mistero della Sacra Sindone riguarda certamente la sua conservazione ed i miracolosi salvataggi che l’hanno interessata. La Sacra Sindone è sopravvissuta a ben due incendi, uscendo quasi del tutto illesa. In passato, probabilmente, furono i Templari a proteggerla, perché potesse arrivare sino a noi, a testimoniare che Cristo è esistito, che ciò che narrano i vangeli è storia e non una favola! Dunque, il volto che scorgiamo dalla tela è davvero quello del nostro salvatore?
Analisi recenti, però, attribuirebbero alla Sindone un’origine più recente, datata 1.200-1.300, ma a ciò potrebbe esserci una spiegazione. Pare che, dopo il secondo incendio, la Sacra Sindone fosse lievemente danneggiata. Per poterla rattoppare, ella venne immersa in un liquido alchemico che ne ringiovanì i tessuti. Ciò spiegherebbe lo stato migliorato della tela e la falsificazione dei test successivi.
Esposta attualmente a Torino, la Sacra Sindone suscita ancora meraviglia nei fedeli e nei visitatori, ma ciò che è certo è che le ferite rinvenute grazie all’analisi del telaggio sono compatibili con i racconti sacri; sono compatibili con le ferite che Gesù presentava a causa della flagellazione e della crocifissione. Inoltre, sono molti gli studiosi a sostenere che l’immagine di Gesù si sia impressa sulla tela a causa dell’esplosione di luce causata dalla sua resurrezione; un’immensa energia che ha permesso al Cristo di resuscitare!