Depilazione con la luce pulsata, funziona?

Con l’arrivo dell’estate si risveglia la curiosità tutta femminile verso la depilazione a luce pulsata, che promette l’eliminazione definitiva dei peli superflui. Questa particolare tecnica somiglia alla depilazione laser e si basa sulla distruzione del pigmento del pelo (melanina) attraverso la l’uso della luce ad alta intensità distribuita a pulsazioni con una lampada chiamata flash.

La melanina, infatti, assorbendo la luce raggiunge una temperatura molto alta, e il calore viene trasmesso al bulbo pilifero, che scompare. Questo tipo di depilazione è indicata soprattutto per eliminare i peli scuri, che sono appunto più ricchi di melanina. Rispetto al laser, la luce pulsata garantisce tempi più rapidi di esecuzione e consente di trattare aree più estese, con una riduzione notevole dei costi.

I peli si riducono, per numero e dimensione, dopo 4-5 sedute, fino alla loro completa scomparsa in modo permanente. Tutte le zone del corpo possono essere trattate con la luce pulsata, e in genere è un metodo ben tollerato, anche ad alte potenze.

L’efficacia dipende fondamentalmente dal contrasto tra la pelle e i peli, e dalla potenza erogata, che può variare a secondo della tipo di pelle. Se il limite tollerato, infatti, è minore a quello necessario per la foto depilazione,  il risultato finale può non essere quello sperato. Inoltre, se la cute non riesce a dissipare il calore assorbito (attraverso l’acqua di cui è costituita) si può verificare anche una leggera scottatura, con il conseguente schiarimento della zona trattata, che ritorna al suo colore naturale con l’abbronzatura.

Il prezzo delle sedute varia in base alle zone da trattare, in genere per le gambe il costo si aggira intorno ai 400-500 euro. La foto depilazione è controindicata per le donne in gravidanza e per chi assume farmaci fotosensibilizzanti.

 

fotodepilazione