Paolo Bonolis svela: meglio il Nokia dello smartphone

Arianna Preciballe
  • Dott. in Fashion Design
18/04/2021

Paolo Bonolis ha spesso parlato del suo particolare rapporto con la tecnologia e anche in queste ore il popolare conduttore ha ribadito il suo essere poco social, a cominciare dal cellulare. L’uomo, infatti, non ha nemmeno uno smartphone ma possiede ancora un telefono piuttosto vecchio!

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È sicuramente uno dei conduttori più amati (e pagati) della tv. Stiamo parlando di Paolo Bonolis, che ormai da anni porta avanti programmi di successo e che, al momento, è impegnato con la versione serale di Avanti un altro, trasmissione andata a sostituire “Live – Non è la D’Urso”.

Mentre sua moglie Sonia Bruganelli è sempre molto attiva sui social, però, lui ha spesso raccontato di avere un rapporto difficile con la tecnologia tanto da non possedere nemmeno uno smartphone.

Sembra impensabile se si pensa al tipo di lavoro che il conduttore fa ma, come ha dichiarato qualche tempo fa, lui preferisce un vecchio Nokia.

Paolo Bonolis: meglio il Nokia dello smartphone

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“Un cellulare serve per telefonare e mandare sms. A che altro serve?”

ha detto qualche tempo fa Paolo Bonolis, che nonostante il seguito enorme che vanta sui social non è solito pubblicare storie e post ma preferisce  invece avere un telefono più “classico”: il Nokia.

“Ci sono due persone che lavorano in Finlandia, una per me e una per Maurizio Costanzo, gli unici in Italia ad avere ancora quel telefono: il giorno che noi lasciamo il Nokia vengono licenziate, infatti le loro famiglie ci scrivono spesso per ringraziarci”.

aveva infatti spiegato l’uomo. Anche in un capitolo del suo libro “Perché parlavo da solo”, Bonolis ha ampiamente parlato de suo rapporto verso la tecnologia che troppo spesso tende a “cancellare” le persone dal mondo reale, catapultandole in una dimensione parallela in cui la velocità raddoppia ma i valori si dimezzano.

Lui, che ha sempre faticato per ottenere quello che ha, vede la tecnologia, e in particolare i social, come qualcosa di estremamente accessibile, e non in senso positivo. 

Bonolis ha rivelato persino di temere che in futuro le prossime generazioni possano subire cambiamenti enormi nella comunicazione con gli altri e nel rapportarsi al mondo. Per questo cerca di sensibilizzare sull’argomento anche i suoi tre ragazzi, figli del nuovo millennio.