Mara Venier racconta il suo periodo difficile
Mara Venier si è raccontata e ha parlato del difficile periodo che ha vissuto. Durante la sua intervista la conduttrice di Domenica In ha spiegato le sue paure e le sue ri vincite.
Mara Venier parla della stagione che sia è appena conclusa. La conduttrice parla a cuore aperto e racconta le sue ansie e le sue preoccupazioni; ma soprattutto di come è riuscita a superare tutto e a prendersi le sue rivincite.
La conduttrice di Domenica In si confessa durante un’intervista al settimanale Oggi. La zia Mara fa un bilancio della stagione che si è appena conclusa. Una stagione sicuramente non facile e che ha messo la Venier di fronte a tantissime sfide, che la coduttrice ha superato egregiamente.
Basti pensare al suo infortunio e al fatto che nonostante i Covid-19 Mara non si è mai fermata!
Mara Venier: “Mi volevano rottamare”
La zia Mara durante l’intervista si è sfogata e ha parlato con rabbia e con fierezza di coloro che l’avevano definita da rottamare e troppo vecchia per continuare a condurre. Ecco le sue parole:
“Mi avevano rottamata, detto esplicitamente che ero vecchia. Vale per tutti quello che mi è accaduto: non bisogna mollare, la rivincita arriva sempre. Ma ho passato l’inferno”.
A tutti questi che l’avevano data ormai per spacciata Mara ha risposto ricordando l’ottima stagione che ha concluso. Con i record di ascolti e la sua instancabile forza, nonostante la forte paura per il Covid-19.
“Quella maledetta paura non mi mollava mai. Ma ancora oggi le persone mi fermano per strada a ringraziarmi per non averle fatte sentire sole. Non so mai che farò lì davanti alla telecamera, vado di pancia. La mia insicurezza diventa la mia forza”.
La depressione di Mara
Quest’anno la zia Mara ha anche vissuto un periodo veramente buio. La morte della madre la fatta sprofondare in un terribile periodo, e solo il suo amato nipotino è riuscita a risollevarla.
“La morte di mia madre è stato un dolore immenso per me, solo con mio nipote Claudietto il tempo ha ricominciato a essere scandito, vissuto. Ho avuto una profonda depressione, pur lavorando, perché per me il lavoro è sempre stato un modo per distrarmi, ma ero davvero piegata, anche se non lo mostravo”.