Fiorella Donati: come riscoprire la propria bellezza

Anna Vitale
  • Appassionata di TV e Spettacolo

Fiorella Donati, primario della “Clinica Donati” medico e chirurgo specializzato Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva, recentemente ha rilasciato un’intervista al magazine online “UnaDonna” in cui ha raccontato alcuni interessanti retroscena sul suo lavoro; ma scopriamo insieme cosa ha rivelato la dottoressa Donati. 

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Fiorella Donati è una nota esperta chirurga, la dottoressa ha infatti lavorato nei centri di Chirurgia Plastica ed Estetica più rinomati nel mondo, diventando così una delle personalità di spicco di questo settore.

La Donati durante la sua carriera ha utilizzato alcune tra le tecniche più all’avanguardia nel settore chirurgico; cercando sempre di sperimentare e trovare tecniche nuove e più efficaci. La dottoressa si occupa perlopiù di interventi che coinvolgo il viso e il seno.

Parte del suo lavoro e della sua esperienza, è stato raccontato nel libro “Beauty Coach – Quando il chirurgo ci aiuta a esaltare la nostra bellezza”. Adesso, la Donati ha parlato della sua carriera al magazine “UnaDonna“; ma scopriamo insieme cosa ha rivelato la dottoressa.

Le domande alla dottoressa Donati

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Il magazine “UnaDonna” ha fatto una serie di domande alla dottoressa Donati alla quale l’esperta ha risposto in maniera molto sincera ed esaustiva. Ecco la prima domanda: Dottoressa Donati qual è la richiesta più frequente che le fanno?

“Sono un chirurgo plastico molto fortunato: credo che paziente e dottore, si scelgano. Solitamente chi si rivolge a me per migliorarsi o per rallentare l’invecchiamento, mi chiede: “Voglio sottopormi a un intervento di medicina o chirurgia estetica però voglio rimanere me stessa, non voglio cambiare”. Mi si chiede quindi di lasciare intatta l’identità di una persona, identità che è fatta non solo di sembianze ma anche di modo e eleganza di essere.
Quando una paziente mi chiede di ringiovanire, di diventare sempre più bella ma pur mantenendo le proprie caratteristiche ed essere naturale, io penso, “ecco è lei la mia paziente. She’s my woman”. Dopo 30 anni di esperienza oggi scelgo “lavori” che mi portano gioia e mi accendano il fuoco della creatività. Il mio è un lavoro maieutico: come insegnava Socrate, io devo tirare fuori la bellezza che una persona ha già dentro. Oggigiorno uomini e donne sono molto più attenti e attratti a stare bene”.

Vediamo insieme tutte le altre domande alle quali la dottoressa ha risposto.

Lei ha notato una diversità nell’approccio alla medicina e chirurgia estetica tra uomo e donna?

“Gli uomini hanno una caratteristica: vogliono semplicemente sembrare più  giovani mantenendo la propria identità. L’apparire “giovani”, in salute comunica un senso di sicurezza e forza. La maggior parte degli uomini che vuole continuare a lavorare ad alti livelli, chiede di rallentare il tempo e ringiovanire ma senza mutare le proprie caratteristiche e soprattutto essere naturali“.

Mentre invece le donne hanno altri desideri secondo l’esperta:

“Le donne invece, investite da sempre da messaggi culturali più aggressivi, chiedono sì di non invecchiare, ma anche di diventare più belle! Quando sei adolescente ti trovi mille difetti, poi verso i 30 anni fai pace con te stessa, ti accetti così come sei. Dai 40 anni in poi accade un processo strano: inizia l’invecchiamento, arrivano le prime rughe, i primi cedimenti. Non hai fatto in tempo ad accettarti che già iniziano nuovi e non piacevoli cambiamenti. La medicina e chirurgia estetica permettono di invecchiare lentamente, ridonando freschezza e bellezza”.

I social media possono indirizzare il canone estetico?

“Certamente: i social media ci fanno comprare quello che vogliono, mangiare quello che vogliono e così via… . Ma da dieci, quindici anni a questa parte, i modelli di riferimento per fortuna sono diventati tantissimi ed inoltre le donne hanno maggiore consapevolezza di se stesse. Quindi al di là dei social, si ha la capacità di essere indipendenti e liberi. Libertà di esprimersi, accettarsi ed essere se stessi serenamente”.

Nel quotidiano ci confrontiamo con un canone estetico di riferimento?

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“Sì, certo. Ci confrontiamo con canoni estetici di riferimento e sono tanti gli input che riceviamo quotidianamente. I canoni estetici ci sono e cambiano nel tempo in base alla storia e alla cultura. La bellezza passa attraverso l’armonia delle parti, come diceva Aristotele: “forme interne ed esterne si fondono creando il bello che corrisponde al vero”. Al di là dei canoni estetici, la vera bellezza perciò è il risultato di quello che si ha dentro e che si vede all’esterno”.

Oggi il mondo si sta aprendo a canoni di bellezza un tempo non accettati. Cosa ne pensa?

“Penso che questo sia splendido perché non esiste la “bellezza” come valore unico e immutabile. La bellezza non è soltanto misure e volumi, ma è qualcosa di molto più complesso. Tirare fuori da una persona la vera identità che ha dentro, questo è il compito del chirurgo plastico“.

Questi sono stati i questi posti alla dottoressa Fiorella Donati; e voi cosa ne pensate della sua intervista?