Cellulite: caratteristiche e cure

Arianna Preciballe
  • Dott. in Fashion Design

Con l’estate alle porte lo spettro della cellulite o del fenomeno della buccia d’arancia, spaventa la gran parte delle donne, anche quelle magre come un grissino. Esistono diversi stadi della cellulite e in base alla “gravità” dei sintomi è possibile intervenire con un trattamento mirato. Vediamo insieme quali sono i 4 stadi della cellulite. 

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Durante il primo stadio della cellulite, quella detta edematosa, i liquidi tendono a ristagnare nel tessuto adiposo, in modo particolare in alcune zone come coscia, braccia, polpacci e caviglie. Si manifesta con il gonfiore (detto appunto edema), che è il risultato dei liquidi ristagnanti e dell’accumulo di grasso e acqua nelle cellule.

Il secondo stadio è quello della cellulite detta fibrosa. In questo caso la pelle risulta dura al tatto e se viene stretta fra le dita assume il classico aspetto a buccia d’arancia. Questo si verifica a causa del drenaggio insufficiente delle scorie accumulate e della scarsa ossigenazione dei tessuti.

Cellulite: cosa sono il 3° e il 4° stadio?

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Nelle ultime due fasi la cellulite è detta sclerotica. C’è un rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, i noduli adiposi non soltanto sono maggiori rispetto al secondo stadio, ma sono anche dolenti al tatto. Il tessuto cutaneo, infatti, diventa molto duro, freddo e doloroso. La pelle, dunque, assume il caratteristico aspetto “a materasso”.

La cellulite, ovviamente, non compare dall’oggi al domani, e purtroppo è in continua evoluzione. Prima si interviene (stadio edematoso e fibroso), maggiori saranno i benefici che si otterranno. Le armi più efficaci per contrastare questo fenomeno sono una dieta equilibrata (povera di sodio!) e l’attività fisica, soprattutto le discipline che si praticano in acqua, dal nuoto all’hidrobyke.