Quanto guadagna una commessa di abbigliamento?

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Chi ironizzava su una famosa fiction televisiva le chiamava: commesse.

In realtà il lavoro come commessa è sicuramente uno dei più difficili.

Anche se non serve una formazione di studi particolare per essere assunta, contano molto la personalità e la predisposizione ai rapporti con gli altri.

Il lavoro di una commessa richiede pazienza, capacità di relazione, e soprattutto la capacità di gestire anche il cliente più esigente, per dirla diplomaticamente.

La commessa modello ha un carattere solare e una presenza ordinata.

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Tipo di contratto per commessa

Coloro che vengono assunte come commesse, firmano solitamente un contratto che rientra nel CCNL Commercio, questa tipologia di contratto nazionale infatti interessa tutti i dipendenti del terziario e di negozi, agenzie, centri commerciali, catene, new economy, telemarketing e call center.

Il contratto di una commessa può essere di diverso: a tempo determinato, a tempo indeterminato, di apprendistato (dai 16 ai 24 anni) e di formazione lavoro.

I livelli sono sette e corrispondono a specifici periodi di prova, sono così corrisposti:

1° livello dirigenti, periodo di prova massimo 6 mesi

2° livello dirigenti, periodo di prova massimo 60 giorni

3° livello impiegati, periodo di prova massimo 60 giorni

4° livello impiegati, periodo di prova massimo 45 giorni

5° livello impiegati, periodo di prova massimo 45 giorni

6° livello operai, periodo di prova massimo 30 giorni

7° livello operai, periodo di prova massimo 30 giorni

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Ore di lavoro, giorni, riposo e ferie

Come orario, il lavoro di commessa è di 40 ore settimanali ed il sabato è considerato giorno di lavoro, cosi come la domenica per alcuni contratti (come accade per le commessi che lavorano nei centri commerciali).

Mentre nei supermercati l’orario è di 38 ore settimanali.

Il giorno di riposo è uno ogni sei di lavoro, ma può anche essere diviso in due mezze giornate. In particolari momenti dell’anno. Come Natale, Pasqua, estate, l’azienda può aumentare l’orario settimanale sino a 44 ore alla settimana. Tale periodo con orario aumentato può essere mantenuto per un massimo di 16 settimane.

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I contratti aziendali di secondo livello possono prevedere anche orari di 44 ore per 24 settimane. In questi casi anche aumenta anche il monte ore relativo ai permessi.
Tutti i riposi e i giorni di ferie maturati nel corso dell’anno anche per via della flessibilità dell’orario di lavoro devono essere “goduti” entro la fine dell’anno, diversamente l’azienda è obbligata a pagare le ore straordinarie entro il 31 dicembre dell’anno successivo.

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Le commesse hanno diritto alla tredicesima (Natale), alla quattordicesima (1 luglio) e ad una retribuzione aumentata del 30% per le ore di straordinario che non possono superare le 200 ore all’anno.

La retribuzione per le commesse è fissata dal ccnl commercio e si basa sullo stipendio base su cui vanno calcolate: indennità di contingenza, terzi elementi provinciali o nazionali, scatti di anzianità e altri elementi.

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Come calcolare la retribuzione giornaliera di una commessa?

Per calcolare esattamente la retribuzione giornaliera dividete l’importo della busta paga al netto delle ore di straordinario per 26.

Per il calcolo orario si divide il salario per 168 se si lavora 40 ore la settimana, 182 per 42 ore o 195 per 45 ore.

Le cassiere, responsabili del denaro che maneggiano, hanno diritto ad indennità pari al 5% in più della paga base nazionale.

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L’aspettativa non retribuita garantisce di mantenere il proprio posto di lavoro per un periodo di astensione al lavoro massimo di 6 mesi.

Per quanto riguarda la maternità, la commessa con contratto ccnl commercio ha diritto all’astensione obbligatoria di 5 mesi: due antecedenti la data presunta del
parto e 3 successivi.

Il periodo di maternità può essere prolungato per altri 6 mesi con una retribuzione pari al 30% dello stipendio.